ITALIAN DESIGN DAY – UN DESIGN DEMOCRATICO. QUANDO IL PROGETTO E’ PER TUTTI
Data evento: Il 25 Febbraio 2025, 19:00 (Ora locale)
Dove: Istituto Italiano di Cultura di Lione, Loft - 18 rue François Dauphin 69002 LYON
A pagamento: No
Martedi 25 febbraio alle ore 19:00 (inizialmente previsto il 12 febbraio)
Istituto Italiano di Cultura di Lione, Loft – 18 rue François Dauphin 69002 LYON
Evento organizzato nell’ambito della 9a edizione della Giornata del Design Italiano nel Mondo (Italian Design Day), progetto le cui azioni vengono rivolte a promuovere in tutto il mondo le eccellenze e le particolarità del Design Italiano. Il tema di questa edizione è: Disuguaglianze. Il Design per una vita migliore.
Incontro in lingua francese con l’Ambasciatrice del Design italiano a Lione per il 2025, Simona Bordone, sul tema Un design democratico. Quando il progetto è per tutti.
L’idea che possa esistere un design democratico si deve a quella che è, probabilmente, la più famosa scuola del secolo scorso: la Bauhaus tedesca. L’idea partiva dal presupposto che anche le masse popolari avessero diritto ad oggetti ben progettati e a basso costo, che la modernità fosse per tutti.
La parola sostenibilità potrebbe essere quella che meglio definisce il concetto di design democratico oggi, se intesa nella sua accezione più ampia che comprende anche la sostenibilità sociale.
Leggendo la storia del design italiano è possibile rintracciare i progetti e i progettisti che hanno realizzato un modello di design rivolto a tutti e per tutti. Dalla macchina per il caffè alla scuola, dalla penna alla sedia, dalla pentola all’automobile, fino ai progetti per le comunità.
Simona Bordone ha attraversato diversi mondi professionali: la scrittura, la curatela, l’insegnamento. Nel 1991 ha fondato Galleria Bordone, che ha diretto fino al 2001. Dal 1998 pubblica articoli e testi in cataloghi, riviste, siti web. Dal 2004 è docente di Storia del design presso IED Milano. Dal 2008 al 2017 è stata responsabile dei contenuti del sito domusweb.it. Dal 2018 si occupa dell’archivio e dei progetti speciali per Domus. Dal 2011 è presidente di Fondazione Wurmkos onlus; con il gruppo di artisti Wurmkos lavora dal 1993.
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