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ITALO CALVINO ET LA FRANCE

Sotto la presidenza d’onore del Sindaco di Lione Grégory Doucet,  Nathalie Perrin-Gilbert, Assessore alla Cultura, e Anna Pastore, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Lione vi invitano alla conferenza in francese tenuta dal giornalista e scrittore Fabio Gambaro, in occasione dell’inaugurazione della mostra Eccellenze Italiane – Figure per Italo Calvino, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Lione dall’8 giugno al 29 settembre, nell’ambito del Festival Lyon BD.

Giovedi 8 giugno alle ore 17 :00

Salons de l’Hôtel de Ville, place de la Comédie – 69001 LYON

Italo Calvino visse a Parigi per tredici anni, dal 1967 al 1980. Fu un periodo fondamentale per lo scrittore, sul piano personale e su quello letterario. La conoscenza approfondita della cultura francese di quegli anni (Parigi era la capitale della Nouvelle Vague, degli intellettuali engagés, dello strutturalismo, della psicoanalisi), e in particolare gli stretti legami con il gruppo dell’Oulipo (di cui facevano parte Raymond Queneau e Georges Perec) e con Roland Barthes, hanno impresso un’evoluzione fondamentale al suo lavoro e alla sua visione della letteratura. In quegli anni nascono Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati e Se una notte d’inverno un viaggiatore, romanzi molto innovativi, che suscitarono non poche discussioni sulla “deriva francese” dello scrittore.
Per Calvino, Parigi era al contempo un rifugio, un luogo d’esilio e di creazione letteraria, come si legge nel suo Eremita a Parigi. Per certi versi, la capitale francese diventa anche una fonte d’ispirazione. E non a caso se ne ritrovano le tracce in alcune delle sue opere, ad esempio nei racconti di Palomar.
Fabio Gambaro si concentra su questo periodo cruciale della biografia di Calvino per far luce su un’esperienza essenziale ma poco conosciuta dell’autore del Barone rampante. Senza dimenticare che gli anni francesi di Calvino evocano gli ambienti intellettuali parigini, quando la ville lumière era la vera capitale mondiale della cultura. In questa prospettiva, lo sguardo dello scrittore italiano sulla città si rivela ancora oggi acuto e stimolante.

Fabio Gambaro è nato a Milano e vive da molti anni a Parigi. Giornalista culturale e consulente editoriale, scrive regolarmente per diverse testate in Italia e in Francia, tra cui “La Repubblica” e “Le Monde”. Ha collaborato e collabora con trasmissioni televisive e radiofoniche. Ha pubblicato Neoavanguardia (Milano, 1993), Colloquio con Edoardo Sanguineti (Milano, 1993), Surrealismo (Milano, 1996), Il mondo di Pennac (Milano, 1999), Dalla parte degli editori (Milano, 2001) e L’Italie par ses écrivains (Paris, 2001). Di recente ha curato il volume Dedica a Tahar Ben Jelloun (Pordenone, 2014). Ha condotto l’intervista a Daniel Pennac, L’amico scrittore. Conversazione con Fabio Gambaro (2015).

Prenotazione obbligatoria: compilare il modulo qui di seguito.

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  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Lione
  • In collaborazione con: Festival Lyon BD